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L'urlo
del destino
di Matteo Pegoraro
DELOS Book - 2004
Collana "I delfini"
Un
diciassettenne sconta la sua pena in
un riformatorio dellUmbria. Andrea
è un ragazzo pacato, normale.
Un adolescente come tanti altri,
ingenuo quanto inesperto, privo di certezze
assolute, attanagliato dai problemi
che una giovinezza trascurata e una
famiglia inesistente gli procurano di
giorno in giorno.
Scrive di nascosto su un diario, avvolto
dalla solitudine e dai ricordi. Vuole
fuggire dalla dura realtà quotidiana
del penitenziario, dove le violenze
e i soprusi sono gli unici compagni
di vita.
Il suo passato è il vero protagonista:
una storia damore impossibile
ma irrinunciabile; unamicizia
controversa e ricca di colpi di scena
con un ragazzo omosessuale; lodio
per un padre mai presente; la lotta
continua per affermarsi, far valere
le proprie ragioni, abbattere gli ostacoli
della vita per la conquista della tanto
agognata felicità.
Questo romanzo è una corsa. La
continua corsa contro il tempo ingaggiata
da Andrea, dalla sua irrefrenabile voglia
di fronteggiare gli atroci ostacoli
della vita che lo porteranno a dibattersi
in una morsa da cui gli sarà
impossibile fuggire. E un urlo, più
crudele di tutti gli altri, trafiggerà
il suo animo ferito: l'urlo del destino.
L'autore:
Nato a Monselice (PD)
l'11 aprile 1986, Matteo Pegoraro vive
a Solesino (PD) e frequenta il liceo
scientifico. Negli anni ha maturato
la sua passione per lo scrivere, e a
sedici anni ha iniziato a pubblicare
testi su noti portali Internet. A diciassette
anni, ecco il suo romanzo d'esordio,
L'urlo del destino. Attualmente collabora
con diversi siti letterari, tra cui
Nuoviautori.org, e gestisce una Guida
su Supereva.it per gli Scrittori Emergenti.
E' direttore responsabile di "L'emergente
sgomita", la prima e-zine dedicata
interamente agli scrittori emergenti.
"La vita, come la
morte, lamore e la sofferenza
sono gli elementi che costruiscono quasi
sempre una storia di qualsiasi genere
essa si tratti. Nel caso di questo primo
lavoro di Matteo Pegoraro essi sono
indistricabilmente connaturati alla
realtà, prendono spunto dalle
viscere dellesistenza e di essa
sentono non soltanto le profonde sottigliezze,
i dolci richiami della nostalgia, ma
anche il puzzo, la rabbia, la desolazione
della vendetta. Un romanzo di formazione
che cade in un periodo di maturazione
dellautore a livello stilistico
e personale. Non a caso protagonisti
sono suoi coetanei che vivono però
unaltra esistenza, un altro mondo
con metodi di comportamento probabilmente
agli antipodi rispetto ai suoi, ma per
questo più affascinanti e ricchi
di profondità umana. Lamicizia
dei protagonisti che si perde per poi
recuperarsi in una transfert che coinvolge
il compagno di cella della voce narrante,
è assolutamente in linea con
la necessità di crescita, con
la rabbia adolescenziale che pervade
tutto il romanzo garantendogli quella
dose di spregiudicatezza e irresponsabilità
che lo contraddistingue. Di qui anche
lutilizzo di un linguaggio volutamente
duro, che riesce a controbilanciare
lunidimensionalità della
formula diaristica e che non si sofferma
troppo sulla ricerca letteraria, quanto
su un recupero del parlato contemporaneo
e su una attualità narrativa
fatta tutta di vita vera e vissuta o
almeno ascoltata
Redazione rivista
letteraria Il Filo
"Un libro interessante,
che potrebbe conquistare il pubblico
dei giovani lettori" - Angiola
Codacci-Pisanelli, L'Espresso
"Un eccellente romanzo d'appendice"
- Claudio Gorlier, Radio RAI
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