Una
intervista di Davide
Riccio
Davide
Come sei approdato a questa forma
che sembra mettersi all'opposto delle
teorie del silenzio di John Cage e forse,
come un uroburo, vi si ricongiunge all'opposto
estremo?
Luca
Direi che molto probabilmente alla
base di tutto quanto c'è la larga
apertura mentale a livello musicale
che mi sono creato ascoltando nel tempo
sonorità di ogni tipo che fossero
elettroniche e non. Tanto per farti
un esempio pratico: all'interno di una
giornata qualsiasi posso passare a livello
di ascolti da Merzbow ai Prana, dai
Whitehouse ai Dee-lite, dai Flying Testicole
ai Lab 4 o ai Kox Box, dagli Zen Paradox
ai Test Department
Tutto ciò ultimamente sta accadendo
anche mentre suono e creo: può
capitare la giornata in cui sperimento
su frequenze e sonorità estreme
e quella in cui invece mi dirigo su
cose molto più danzerecce, o
(come sto facendo per il nuovo materiale
su cui sto lavorando) mischio brutalmente
le cose, direi con risultati devastanti
(sentirete le tracce a tempo debito).
Quando ho pensato alla realizzazione
di "El Paso sound-wall" era
mia intenzione creare un prodotto estremo
per dance floor industriali e direi
che le recensioni apparse sulle varie
testate musicali (quella di Rumore in
particolare) mi abbiano ampiamente ripagato
di tutto il lavoro e delle energie impiegate.
"El Paso sound wall" secondo
me è un prodotto che non può
trovare una collocazione ben precisa
a livello di settore musicale e chi
è riuscita a trovargliela, secondo
me non ha ascoltato bene il lavoro o
non lo ha capito per niente: non si
può parlare e definirlo semplicemente
come un lavoro di noise estremo perché
non lo è. L'intero lavoro è
una amalgama (a parer mio molto omogenea)
di basi ritmiche con strutture ben delineate
(e non random) ed armonie/melodie di
rumore (al posto dei classici suoni
di synth).
Tra l'altro lo sprawl musicale al quale
accennavo ad inizio risposta credo che
lo si trovi anche nella mia discografia:
remix goa, gabba, noise, e d'n'b', (in
"ScassatoLive"), ambient (in
cose che tra poco spero di riuscire
a pubblicare), power electronics e breakcore
(in "I AM I" ed "El Paso
sound wall").
Davide
Ti capita
mai di sentire il bisogno di fare qualcosa
di più "musicale"?
Luca
Innanzi tutto
mi piacerebbe capire cosa intendi per
più musicale (scritta così
la domanda è un po' ambigua):
più "musicale" nel
senso di "orecchiabile" o
comunque più alla portata di
tutti/meno ostico, o più "musicale"
nel senso di impiegare strumentazioni
classiche come chitarre, synth, drum
machine etc.per comporre?
A questo punto mi sentirei di rispondere
alla tua domanda così. Se tu
intendevi parlare di un lavoro costruito
e suonato con i soliti suoni dei classici
strumenti come synth, guitar, drum machine,
etc, (insomma un disco suonato), io
mi sento di dirti che è proprio
qui che entra in gioco tutto lo studio
e la costruzione che sta dietro "El
Paso sound wall" (ovvero come l'ho
"suonato" per crearlo). Prova
a pensare a questa cosa: in fin dei
conti i suoni dei synth non nascono
anche loro da delle modulazioni di frequenza
e di forme d'onde basilari come possono
essere il sine, pulse, square, etc..?
Quindi alla fine che differenza può
esserci se al posto di modulare quelle
forme d'onda uno cerca di sperimentare
le stesse cose con il rumore (white,
pink, etc..) sbattendolo in un campionatore?
Una nota tecnica al riguardo a quelli
che stanno leggendo: forse in pochi
sanno che nei vecchi moog o synth analogici
il rumore veniva utilizzato per "scaldare"
o dare "colore" ai suoni generati
.
Alla fine anche i primi suoni di batteria
elettronica che venivano impiegati in
tracce tipo quelle dei Kraftwerk erano
troncamenti di forme d'onda base poi
giocate sul pitch o addizionate col
"rumore". Ad esempio sul mio
MATRIX 6 c'è un intero set di
batteria creato solo sfruttando forma
d'onda base di sine e pulse. Se a tutto
ciò aggiungi poi un po' di dimestichezza
con lo spettro della frequenza (ovvero
su come le frequenze vadano ad incidere
o meno sulla corposità ed impatto
di un suono) il gioco è fatto
A questo punto una volta che hai creato
il tuo kit di rumori basta sbatterli
in un sampler, attaccarci una master
keyboard e divertirsi a creare/suonare.
Per quanto invece riguarda il discorso
"musicale" inteso come orecchiabile,
ti risponderei così: se è
vero che i synth che senti nella dance
music non son altro che "suoni"
generati da forme d'onda base (sine,
square, pulse, etc
) allora SANdBLASTING
si è divertito a fare dance music
sfruttando la modulazione del rumore
base (white, pink,etc
) : - ))))))
Quindi eccoti il nuovo prodotto del
futuro per i dance floor cyber-industriali...
Davide
A che punto
sono i tuoi tre nuovi progetti paralleli
industrial-extreme dance oriented e
le improvvisazioni ambient-power electronics
di NGNIENTE. Ce ne parli un po'?
Luca
Dunque per
il momento sto cercando di portare avanti
il progetto orientato verso sonorità
technoidi stile casa Ant-Zen ed Hands,
ma alla fine è saltato fuori
l'ennesimo delirio sonoro di SANd
Il progetto si chiama K. B. (svelerò
solo più avanti il significato
di questa sigla) e non sarà certamente
un clone di "El Paso sound wall"
ma una evoluzione di quest' ultimo.
Anche dietro questo progetto c'è
un concept (abbastanza da macelleria
ed estremo) che sta alla base della
tracce realizzate. Per ora però
non vorrei svelare altro
C'e' anche un altro progetto elettronico
a cui sto lavorando saltuariamente ma
che credo resterà segreto in
eterno perché ho paura delle
conseguenze che potrebbero scaturirne:
è stata una follia venuta in
mente a me ed un altro ragazzo che tu
conosci molto ma molto bene ma chiudo
qui il discorso: credo che una cosa
del genere mai nessuno si prenderebbe
la responsabilità di distribuirla,
più che altro per il concept
ed i contenuti
Per il nuovo lavoro come SANdBLASTING
se ne parlerà molto più
avanti anche se già ci sono delle
tracce e diversi spunti pronti
NGNIENTE è un progetto che vede
la collaborazione con Mirco Rizzi (Ashtool)
alla chitarra ed effetti, Daniele Brusaschetto
alla chitarra, voce ed effetti e me
al lat top.
Ci siamo trovati una mattina a casa
di Daniele ed abbiamo improvvisato su
delle idee che avevano sviluppato Mirco
e lo stesso Daniele. Ci siamo subito
trovati in sintonia e quindi abbiamo
deciso di portare avanti insieme questo
progetto ma senza darci delle scadenze
ben precise. La cosa che mi è
piaciuta maggiormente di questo ensemble
era l'idea basilare dell'improvvisazione
live senza schemi fissi o pre costruiti:
ci sono dei punti da cui partire e con
cui terminare ma tutto il resto è
lasciato al momento, alla improvvisazione
pura.
Davide
Vi sono altri progetti in cantiere,
oltre quelli che ho menzionati?
Luca
No e credo
che non ne andrò a cercare altri
per un bel po'... Guarda ultimamente
ho anche rifiutato di collaborare a
dei progetti abbastanza allettanti proprio
perché mi è umanamente
impossibile poter garantire una certa
continuità e presenza: non ho
il tempo materiale per starci dietro.
Le cose che invece accetto di fare sempre
molto volentieri sono i remix: ultimamente
ho fatto 2 remix per un gruppo di Torino
(i NO FORGIVENESS) ed in cantiere c'è
un remix o due per i TECHNOPHOBIA.
Sempre sul campo remix ti rimando al
nuovo progetto "COVER": ho
deciso finalmente di pubblicare tutti
i remix che ho fatto e che mai sono
usciti. Saranno scaricabili gratuitamente
dal mio sito con tanto di copertina
per chi volesse farsi un cd. Gli mp3
saranno a bassa fedeltà (più
che altro per motivi di spazio): chi
vorrà potrà contattarmi
per avere i pezzi originali su cd. Col
tempo man mano che farò altri
remix e cover andrò ad aggiornare
la pagina, poi magari stamperò
tutto quanto su Cd in numero limitato
di copie sotto forma di antologie. Col
tempo valuterò il tutto
.
Davide
Numerosissime e continue le tue
collaborazioni. Quali ad oggi ti piace
ricordare di maggiormente significative?
Quali invece sono in corso, e quali
ti piacerebbe realizzare?
Luca
Senz'altro
la collaborazione con Daniele
Brusaschetto su "scassatolive"
è quella che ricordo maggiormente
ad oggi (è stato un calvario
ahahahah).
Per il resto ti rimando alla risposta
precedente.
Davide
Il nome scelto Sandblasting non
è casuale: esiste una tua dichiarata
correlazione ben precisa tra il processo
superficiale a cui vengono sottoposti
i materiali ferrosi per eliminare gli
strati esterni di ruggine e di scorie
(sabbiatura), una operazione di finitura
di pezzi metallici mediante lancio di
sabbia, una smerigliatura
ed il
tuo progetto solista. Correggimi, se
sbaglio a riportare, ma da qualche parte
hai affermato che il progetto SANdBLASTING
nasce cioè dal presupposto che
tutte le persone di questo mondo hanno
un cervello proprio ma la maggior parte
di esse non sarebbe più in grado
di utilizzarlo. Ciò che impedirebbe
il funzionamento corretto di tale organo
vitale sarebbe lo strato di ruggine
che ormai dopo lungo periodo di inutilizzo
lo avrebbe ricoperto ed avvolto. Lo
scopo della tua musica sarebbe quindi
quello di far saltare via lo strato
di ruggine e di aiutare le persone ad
utilizzare nuovamente il proprio cervello
invece di massificarsi come greggi di
pecore o a correre dietro feticci imposti
dalla società / sistema in cui
vivono quotidianamente. Vuoi qui meglio
spiegare questo concetto, questa analogia
della "sabbiatura" in relazione
alla tua musica? Nel senso che, secondo
me, anche una vecchia canzone di Charles
Trenet o una semplice melodia potrebbero
comportare una sabbiatura nel tuo significato,
rielevarci, ripulirci, riazzerarci,
farci nuovamente sentire più
vivi nel senso individuo ed esclusivo.
Luca
allora
secondo questa tua teoria anche un brano
di Cristina D'Avena potrebbe servire
come sabbiatura del cervello atrofizzato?
io
ho i miei seri dubbi
Dubbi che
aumentano a dismisura quando mi giro
in torno a me e vedo da chi e che cosa
sono circondato ed ancora peggio quando
consciamente (essendo entrato ultimamente
anche nel mondo del night clubbing)
penso a tutti quei personaggi che per
vivere fanno i Dj e continuano dopo
secoli a vomitare/sabbiare i dance floor
e le menti dei dancers coinvolti con
Atlas Ufo Robot, Candy Candy, Jeeg Robot,
etc...(ed in modo particolare qui a
Torino). Lascio a te ed ad ogni lettore
di questa intervista pensare all'effetto
sabbiatura di SANdBLASTING musicista
e Dj (per chi mi ha sentito e mi conosce)
ed agli effetti degli altri
Io
posso solo dire che ai miei concerti
e Dj set assisto sempre a scene di deliri,
di persone che si "risvegliano",
che "vivono"
Tu stesso
d'altronde nel breve riassunto inziale
sulla "storia" di SANdBLASTING
sottolinei come l'ascolto dei miei lavori
a differenza di altri abbia lasciato
in te segni tangibili sul momento: hai
trovato un qualcosa che finalmente ti
ha fatto staccare la spina dal caos,
dalla alienazione e dal turbinio che
ogni giorno ti circonda e ti sei dovuto
fermare
Direi, scrostato e riattivata
la circolazione sanguigna : - ))))
Davide
Da qualche parte hai detto che
la tecnologia deve essere al servizio
dell'uomo per migliorarne l'esistenza
e non per lobotomizzarlo o sopprimerlo.
Una tecnologia che, se usata da un essere
umano attivo diventa emozione, calore,
sentimento (non un uomo passivo che
si fa usare dalla tecnologia e ne diventa
schiavo). A scanso di equivoci, premetto
che "El Paso Soundwall" mi
piace, ma trovo questa tua affermazione
alquanto contradditoria con gli esiti
di questo tuo ultimo lavoro, dalle tracce
perfino più apparentemente estranianti
e gelide di una microritmica degli Autechre
Per me, un'elettronica calda e "sentimentale"
o "a misura d'uomo" è
quella di Eno, dei Kraftwerk, di Jon
Hassel e della Possible Music, di Thread
e Jarboe, di Michael Brook o di Harold
Budd, di Sylvian e Czukay e via dicendo.
Inoltre, per me dominare una tecnologia
significa mischiarvi anche l'origine
di strumenti suonati o acustici o, comunque,
il controllo in termini di composizione,
non solo di cut-up dei suoni... Cosa
intendevi dire più esattamente?
Luca
Come ben sai
El Paso sound wall è nato da
un destrutturamento e sezionamento chirurgico
di una live session (la "materia
prima") che è stata creata
con l'impiego di strumenti ed effetti
tradizionali analogici (synth analogici,
effetti a pedali, drum machine e voci
umane storpiate dagli effetti). Da questa
"live session" poi sono state
prelevate delle parti (campioni/samples)
da me ritenute di basilare importanza
per assemblare nuove strutture (tracce)
solo simili come contenuti alla "materia
prima" originale ma di forma diversa.
Come un chirurgo si avvale della tecnologia
per operare i suoi pazienti (vedi bisturi,
pinze automatizzate, laser, etc.) così
io ho usato la tecnologia messa a disposizione
ad un musicista elettronico (filtri
parametrici, equalizzatori, analizzatori
di spettro e di forme d'onda, controller
di resonanza e filtri di frequenza)
per operare sui samples/campioni che
avevo prelevato e selezionato. La "materia
prima" in fin dei conti è
stata anch'essa ottenuta grazie alla
tecnologia: synth analogici, filtri
ed effetti a pedali, vecchi mangianastri
e microfoni esistono non per un regalo
divino ma perché sono stati creati
ed inventati dall'uomo per mezzo della
tecnologia. Quindi come vedi IO ho usato
la tecnologia per fare quello che avevo
in mente di fare e non mi sono fatto
usare dalla tecnologia per creare. La
tecnologia ha creato i filtri ed io
li ho usati come meglio credevo come
il medico usa un laser od il bisturi
per eseguire quello che vuole fare.
Il fatto poi di impiegare solo cellule
della "materia prima" per
costruire nuove entità senza
utilizzare nuovamente Synth e Drum Machine
è stata una scelta mia: una sfida
verso me stesso. Nuovamente l'uomo che
cerca di ingegnarsi con i mezzi che
gli vengono dati a disposizione per
creare un qualcosa. Per anni mi sono
interessato alle frequenze di lavoro
degli strumenti e delle forme d'onda.
Questa esperienza mi è tornata
utile nella realizzazione di El Paso
Sound Wall. Una voce umana passata in
modo adeguato attraverso i filtri parametrici
ed effettata a dovere può diventare
una cassa ancora più potente
e devastante di un kick 909. Lo stesso
suono ripulito dalle frequenze "contaminanti"
può divenire un rullante e così
via.
"El paso sound wall" è
stato interamente assemblato e creato
con questa logica: quindi non parlerei
per niente di mia contraddizione nel
rapporto uomo/tecnologia ma anzi di
mia capacità nel gestire, conoscere
ed operare con i mezzi che avevo a disposizione
in modo attivo e non passivo. "El
Paso sound wall" è il risultato
di una persona che non si sofferma al
pattern presettato di una MC303, ma
di una persona che forse ha costruito
una nuova MC303 destinata esclusivamente
ad artisti industriali.
Davide
Vorresti spiegare la "poetica"
che sottintende la tua auto-definizione
di "sound terrorist"?
Luca
Beh credo che si commenti da solo
il termine di "terrorista sonoro",
così come anche l'impatto dei
miei lavori: come hai scritto tu stesso
nella piccola biografia iniziale su
di me
"E, in
effetti, mai dopo l'ascolto di Sandblasting,
ho sentito così forte il bisogno
di rigettare il nostro caos "post-moderno"
per riguadagnare il silenzio e il raccoglimento."
In fin dei
conti ho agito sulla tua psiche come
un terrorista : - ))))
Davide
Nel 2001 hai dato inizio a una
tua propria label chiamata D.S.K. (Das
Sabdblasting's Kabinett). Ce ne parli?
Chi c'è, cosa c'è oltre
ai tuoi lavori? Come fare ad averli?
Luca
L'idea portante
della label è quella di produrre
e pubblicare solo ed esclusivamente
lavori di improvvisazioni solisti o
con altri artisti. Perché questa
scelta? Mi attirava l'idea di poter
bloccare in eterno su un pezzo di plastica
un periodo di tempo (come in una fotografia)
con tutti i fenomeni ed eventi che accadono
in quel lasso di tempo. Per quanto riguarda
il reperire i lavori basta contattarmi
via mail.
Davide
Due parole
sul progetto "Cover" di rilettura
di brani di Dead Kennedy, Jane's Addiction,
Ministry ma anche dei nostrani Larsen
e Brusaschetto
Qual'è la
tua chiave di rilettura? E' già
disponibile? Come fare per avere copia
di questo e degli altri tuoi lavori?
Luca
Guarda molti pezzi sono già
finiti da moltissimo tempo: non sono
riuscito però a portare a termine
il progetto fino alla fine perché
"El Paso sound wall" mi ha
portato via molto più del tempo
che credevo e quindi è slittato
tutto. Inoltre sono rimasto un po' fermo
a livello compositivo perché
ho voluto dedicarmi in primis alle serate
clubbiste e a portare avanti la sub
label di Sonic Belligeranza +Belligeranza
(gestita da me e Riccardo Balli). Per
quanto riguarda il cd "COVER"
ho deciso che sarà una pubblicazione
web con free download. Per chi sarà
interessato all'acquisto, credo che
parallelamente produrrò un numero
minimo e limitato di 100 copie. Col
tempo poi la pagina verrà aggiornata
man mano che farò nuovi remix.
Per quanto riguarda tutto il resto delle
mie produzioni, se non le trovate nelle
varie distribuzioni, l'unico modo ad
oggi per averle è di scrivermi
via mail o di contattarmi in altro modo,
sempre che non siano già esaurite:
conta che di "El Paso
"
mi sono rimaste pochissime copie
Ne approfitto per segnalare che in cantiere
c'e' già +Belligeranza02: come
per il primo lavoro sarà una
uscita che credo spiazzerà gli
ascoltatori, ma non accenno ad altro...
Davide
Torino, città difficile
Ci lamentiamo sempre molto (e spesso
a ragione) della nostra metropoli che,
ora, post-industria, sta cercando di
riciclarsi tra l'altro come primaria
"città di cultura"
Ma poi
I creativi come te cercano
ancora continuamente di mettere insieme
le forze e fare qualcosa per bypassare
le altrimenti indifferenti, deprimenti
e provinciali "istituzioni"
preposte e il decerbrato-decrebrante
business. Ma sarà sempre così
a Torino e, in fondo, nell'Italia tutta?
Luca
Se dovessi risponderti fermamente
con un si o con un no non avrebbe senso,
per il semplice fatto che nessuno di
Noi può certamente sapere quello
che accadrà anche solo nel futuro
più prossimo. Ad esempio di ciò
potrei farti notare come negli ultimi
6 mesi sia nata ad esempio una distribuzione
come la RUSTBLADE con il solo intento
di basare la sua distribuzione/produzione
su sonorità industrial-power
electronics appoggiandosi a distribuzioni
come Audioglobe e Masterpiece su tutte
(e la cosa sta andando molto bene).
Il mio Cd nonostante l'estrema osticità
è stato recensito in modo molto
positivo dalle più grandi e famose
testate giornalistiche (vedi Rumore,
Kronic, Rockerilla, etc.). Entrare nei
negozi a Torino o Milano o Londra (come
nel caso di Resurrection a Camden) e
trovare i Cds di BAHNTIER, SANdBLASTING
e DETUNE-X in mezzo alle novità
sperimentali questa estate, mi ha fatto
un certo effetto. Io direi che forse
finalmente qualcosa sta iniziando a
muoversi anche qui da Noi ed ad affiorare
agli occhi di tutti, e questo è
molto importante. Adesso non ultima
notizia che tutta Sonic Belligeranza
entrerà nel catalogo di distribuzione
Ant Zen. Come vedi in 6 mesi è
successo veramente di tutto e per quanto
mi riguarda mai mi sarei aspettato una
cosa simile. SANdBLASTING si ritrova
a lavorare con l'organizzazione di Onyrica
a Torino in una delle più grosse
e belle discoteche, vomitando sui dance
floor raffiche di Ant Zen ed EBM ed
alle 05.00 del mattino deve chiudere
la serata tra il malcontento di tutti
i dancers che si trovano in pista: questa
se non fossi io che la sto vivendo di
sabato in sabato in prima persona non
l'avrei mai creduta possibile. A Bologna
è il secondo anno che si riesce
a portare delle sonorità estreme
in mezzo ad una strada
Se questi
non sono sinonimi di cambiamento, non
so come li si possa definire. Ciò
che è certo ci sarà ancora
da sbattersi molto, anche se siamo arrivati
già ad un buon punto
Davide
Torino night-clubbing
Dj,
Vj
Tu sei molto attivo nei club,
nelle discoteche torinesi. Cosa stai
facendo attualmente? Ci descrivi il
tuo locale ideale, quello che vorresti
esistesse a Torino (se poi fosse anche
il tuo
)?
Luca
Beh il club ideale di SANdBLASTING
esiste, si trova a Londra e si chiama
SLIMELIGHT. Non posso descriverti in
poche parole l'atmosfera e neanche come
è fatto questo club: bisogna
vederlo da fuori, entrarci dentro e
passarci una serata intera fino alle
07.30 del mattino (quando vieni quasi
brutalmente cacciato fuori : - )))).
Chi ci è stato certamente mi
riuscirà a capire
Ad oggi
è suddiviso in tre sale dedite
a sonorità Goth / Industrial,
EBM / harsh e sul piano superiore ndstekk
/ trancecore (poi dipende comunque dalle
serate). Però tanto per farti/Vi
un esempio se volete ballare cose tipo
PAL, Converter, scrap EDX, etc. questo
è il club che fa per Voi
Per
quanto riguarda invece il discorso di
Torino diciamo che ho iniziato per caso
l'avventura del Dj / Vj causa varie
situazioni che non sto qui a specificarti:
mi sono ritrovato a lavorare con "Onyrica",
una organizzazione che da tempo lavora
in Torino organizzando serate sul filone
goth ed abbracciando anche sonorità
electroclash / EBM ed industriali (quindi
in perfetto accordo con il club nel
cervello di SANdBLASTING). Con loro
mi sono trovato fin dall'inizio bene
ed a quanto pare il devasto di Ant Zen
ed EBM con il quale il sottoscritto
bombardava tutti i sabati sera il dance
floor del privè in cui operava
è piaciuto molto anche a loro.
Ad oggi Onyrica è l'unica realtà
nella città di Torino ad organizzare
serate basate su tali sonorità.
Siamo in tre Dj e cerchiamo di coprire
un po' tutti i settori nell' arco della
serata: c'è chi si occupa della
new wave ed electroclash, chi di sonorità
goth ed il sottoscritto si occupa (ihihih
non
cambierò mai) di fare strage
a colpi di harsh EBM e NDSTTEKK. Per
tutta la stagione al sabato sera ci
potrete trovare al FASTER di Torino:
una discoteca da 2.000 persone, suddivisa
su due piani, dotata di 3 dance floor
a se stanti e ben isolati tra loro (
https://www.faster-rock.com ). Mentre
per quanto riguarda gli eventi nei periodi
festivi (quindi non al sabato) vengono
organizzati in luoghi e situazioni diverse
. " Onyrica " è una
organizzazione con molti contatti sia
in Italia che all'estero (tra i vari
ad esempio potrei citare RITUAL con
la quale lo scorso Giugno qui a Torino
si organizzò una serata). Come
ti accennavo prima, inizio ad avere
la sensazione che si sia creata a Torino
una gigantesca e ben radicata famiglia
industriale con ramificazioni in tutto
il mondo. A chi potesse interessare
c'e' un sito ed un forum dedicati ad
"Onyrica" sul quale potrete
trovare tutte le informazioni sugli
appuntamenti, sull 'organizzazione e
sui concerti in programma (
https://www.onyrica.com ).
Davide
Quel che
non ti ho chiesto?
il mio sogno nel
cassetto
ma visto che non me lo
hai chiesto, io non lo svelerò
.
Grazie Luca.
Grazie a te per l' interessamento,
per le domande e per l'intervista: spero
presto di incontrarti di persona e mi
scuso per la lunga attesa per farti
avere la mia intervista.
Il sito
di Sandblasting (con mp3 downloadable)
è all'indirizzo
https://xoomer.virgilio.it/sandblaster/
Per quanto
riguarda ulteriori info
Vi consiglio di tenere sott'occhio:
https://www.rustblade.com
https://belligeranza.c8.com
https://www.soundterrorist.net
https://www.c8.com
https://www.onyrica.com
|
Sandblasting
Sandblasting
è un progetto solista di Luca
Torasso creato nel 1997 e che ad oggi
ha portato alla realizzazione di 6 cd
autoprodotti e alla partecipazione a
diverse compilazioni e lavori di altri
artisti, tra cui notevole quella allo
"Scassato/Live" con Daniele
Brusaschetto. Degna di menzione la partecipazione
a una pregevole compilation della torinesse
Zzz
Records, oltretutto un cd
manufatto di pesante, tagliente e (pericoloso
se non maneggiato con cura) ferro soggetto
a ruggine nel tempo, con tanto di Zzz
scalpellato a mano per ogni copia, bellissimo
oggetto destinato a diventare un cult,
anzi cultissimo per collezionisti. Le
origini musicali di Luca Torasso, torinese,
sono da ricercarsi principalmente nel
filone heavy metal e punk. Il crossover
rock/elettronica ha poi attratto sempre
più la sua attenzione fino alla
svolta dovuta alla scoperta di Nine
Inch Nails, Die Warzau, Test Dept, Merzbow
ed altro tra rock/dance elettronici,
jungle e drum'n'bass, ma anche noise.
Di cose SANdBLASTING ne ha fatte molte,
ma direi che, al di là delle
sfumature tra una definizine di genere
e l'altro, siamo sempre in territori
estremi ed estremamente "abrasivi",
che sia dance, BreakCore, industrial,
noisecore o che. Elettronica "terrorista"
l'ha definita Sandblasting stesso, serrata
e cyber, a rappresentare e forse esorcizzare
e neutralizzare ad armi pari il caos
quotidiano in cui siamo immersi senza
neanche più avvedercene (quasi
un principio omeopatico dove le minime
dosi di somministrazione che provochino
gli stessi sintomi della malattia del
vivere occidentale, il quale si vuole
combattere, diventano anzi dosi massicce
e superiori al male stesso). Il caos
del mondo industrializzato, che con
le sue infinite e sovrapposte fonti
di suoni, rumori, voci, grida, dati,
bit, onde, causa quotidianamente la
saturazione dei nostri sensi e il crash
del nostro sistema cognitivo. E, in
effetti, mai dopo l'ascolto di Sandblasting,
ho sentito così forte il bisogno
di rigettare il nostro caos "post-moderno"
per riguadagnare il silenzio e il raccoglimento.
ElPaso
Sound-Wall è un concept è
uscito in aprile del 2004 e da giugno
è passato sotto distribuzione
Audioglobe e Masterpiece (e da Gennaio
2005 insieme ai lavori di Sonic Belligeranza
nella distribuzione Ant-Zen). Descriverlo
in poche righe non è semplice.
E' sicuramente un'esperienza sonora
di assoluta violenza elettronica e destrutturazione
di ogni principio e legge musicale.
Rumore rabbioso o violento comunque
tenuto sotto controllo, scaglie di energia
poliritmicamente ordinate, suono possibile
dei cento miliardi di neuroni nel cervello
che si attivano e fra loro comunicano
impulsi senza alcuna concessione alla
nota. La sua parcellizzazione iterativa
al computer di schegge alla velocità
di una mitragliatrice disintegra totalmente
ogni nota, ogni sua frazione di tono
Uno Steve Reich che sfugge alle leggi
dell'altezza e durata dei suoni e alla
possibilità di notazione.
A
cura di
Davide Riccio
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