La Rossa uscì dalla toilette del bar. Ci era rimasta il minimo indispensabile arrovellandosi sulla prossima mossa da fare; non voleva tornare al concerto, continuava a pensare a quei due sguardi spiritati. Ispezionò con una rapida occhiata l'interno del locale cercando l'amica, le sfuggì un gemito. C’erano solo i soliti vecchi rugosi, quelli che morivano un po’ ogni giorno su ogni sedia di ogni bar di ogni paese, un paio di loro le gettarono un umido sguardo lascivo. L'amica era sparita, probabilmente non appena lei si era chiusa in bagno la Nera aveva già alzato i tacchi.
Si precipitò fuori dal bar, stufa di quella storia assurda. Corse verso l'ingresso del teatro sotto le luci livide dei lampioni. La biglietteria era già chiusa, la hall deserta. Non si udiva musica. Dove erano andati tutti? Con la mano appena posata sul portone d’ingresso avvertì un tremolio, tirò lievemente a sé i battenti, dalla fessura usciva un ritmo che le ricordò una marcia militare. Questo rumore era più strascicato, non così marziale, ma l’origine era sicuramente la stessa… e si stava avvicinando. Ritrasse la mano e fece appena in tempo a allontanarsi che la porta si spalancò e una massa di esseri silenziosi ne uscì sciamando ordinatamente verso l'uscita.
La Rossa indietreggiò verso la strada, si aggrappò a un lampione con entrambe le mani mentre la fiumana di gente le premeva intorno. Le sembrava di essere in un formicaio, uno stelo d’erba nella corrente di insetti che le brulicavano attorno. La folla si spostava in silenzio, respirando allo stesso ritmo. Avevano tutti la stessa espressione ebete e beata che la Rossa non riusciva a decifrare. Un’orda di zombi felici, pensò, e quel pensiero la terrorizzò. Quando finalmente anche l’ultimo zombie l’ebbe superata, vide le ultime file della colonna imboccare compatte la strada che portava alla collina. Non voleva sapere cosa sarebbe successo ora, capiva comunque che lei e tutta la Città lo avrebbero saputo presto. Si affrettò nella direzione opposta in cerca dell’amica.
La Nera intanto era stata inglobata dallo Sciame, i suoi pensieri, i ricordi, gli affetti, i desideri, erano stati spazzati via dal diluvio bollente di paradiso. La sua esistenza era giunta a compimento, adesso l’unica esigenza era obbedire a qualunque cosa il Senzanome avesse detto. Si guardò intorno, nessuno parlava, nessuno ne aveva bisogno. Avevano un solo obiettivo che li accomunava: annunciare la venuta del Senzanome, adempiere alla Sua volontà.
Lo Sciame risaliva i fianchi della collina. La luce della luna piena incorniciava la scena insolita, una falange perduta di un antico esercito, che, ritrovatasi dopo secoli, cercava disciplinatamente di tornare al campo base.
Il giorno seguente la Resi aveva un ché di spettrale. Solitamente la domenica mattina era popolata da esseri in cerca di conforto e riparo dall'atmosfera di solitudine, inutilità e santità che avevano tutte le maledette domeniche. Quella mattina, invece, un’unica anima in pena vagava solinga e disperata: il Marra.
Questo esemplare, riconoscibile dalle fattezze e movenze da uccello, possiede negli occhi la gelida, efficiente, crudeltà dei volatili, il modo di inclinare la testa per guardare l’interlocutore appartiene inequivocabilmente al regno aviario. Incapace di passare più di alcuni minuti da solo il Marra, sin dal primo risveglio, brama la compagnia di qualcuno. A seconda del giorno e dell'umore sceglie poi la persona adatta a sopportarlo per un’intera giornata. Spesso per tutto il giorno intona melodie dissepolte da qualche sua circonvoluzione cerebrale, provocando involontari accessi di ira incontrollata in chi se lo trova appiccicato.(continua)
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Tratto da: REUNION
Copertina flessibile: 289 pagine
Editore: Brè Edizioni (22 gennaio 2020)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8832093847
ISBN-13: 978-8832093841
Dio è tornato. Ma non è come lo aspettavate…
Stanco di un mondo imperfetto e di essere bombardato ogni giorno da notizie di violenza e orrori, il giovane musicista Drago Ozelot, nell’ideale, surreale tentativo di creare bellezza e amore, inventa il Devil, [Dispositivo Emozionale Variabile Intra Limbico], un congegno che altera la percezione della realtà in chi ne viene colpito, e lo sperimenta sugli spettatori dei suoi concerti, con esiti sorprendenti. Viene scambiato per un nuovo Messia! E inizia a parlare come… Dio. Dopo aver spodestato dal Vaticano il suo legittimo occupante, attraverso il Devil e le Riunioni televisive, Drago ipnotizzerà la popolazione mondiale, incarnerà il Dio Senzanome e plasmerà il mondo a sua immagine e somiglianza, imponendo all’umanità i nuovi comandamenti, costringendola a essere felice e a vivere in pace e letizia, nei secoli dei secoli. Fino a che… venite a scoprire il clamoroso finale!
L’autore: Dario M. Vergari nasce a Pesaro. Dopo studi scientifici muove i primi passi nel mondo artistico come compositore, tastierista e cantante del gruppo new wave The Drivers, per poi intraprendere la strada del musicista solista. Esperto fotografo e fin dai primordi dell’informatica appassionato di computer ed elaborazioni grafiche, si dedica ai viaggi e alla conoscenza di altre culture. Negli ultimi anni è stato occupato a scrivere racconti, parlare con i gatti, comporre musica e lavorare alla sua più grande impresa: la propria famiglia.
Il libro può essere acquistato dal sito dell'editore: https://breedizioni.com/libri/revnion/
La versione integrale del romanzo in formato audio è disponibile su YouTube e sul sito di Progetto Babele (Audiolibri) per gentile concessione dell'autore.