Moglia, 4 Settembre
2007
Oh che stranezza,
che ridicola illusione. Così
grande è la botte, così
piccolo il bottone. Più
o meno così recitava una canzoncina
per bambini dei miei tempi (ormai
lontani). Può essere che mi
sbagli sulla rima, gli anni fanno
questeffetto, ma il concetto
resta valido comunque: viviamo in
un mondo pieno di paradossi che, bene
o male, dobbiamo accettare senza stare
a pensarci troppo.
Ragionando in questi termini, non
dovrebbe sorprendere più di
tanto neppure il fatto che PB Speciale
Estate 2007 esca, in effetti,
allinizio dellAutunno.
La cosa può essere giustificata
in molti modi diversi, e tutti assolutamente
ragionevoli:
- la rivista viene presentata in autunno
perchè laria fresca consente
una più agevole lettura dei
racconti presentati (nè vanno
sottovalutati i problemi di conservazione:
avete mai provato a mangiare una barra
di cioccolato in spiaggia?);
- i racconti di PB hanno un forte
potere consolatorio, è quindi
consigliabile assumerne almeno uno
al giorno nelle due o tre settimane
successive al rientro dalle ferie.
Se vi avessimo spedito la rivista
allinizio dellestate,
onestamente, sareste riusciti ad aspettare
fino ad oggi per leggerla?
- avremmo certamente terminato limpaginazione
allinizio di Agosto (o perfino
in Luglio) se Umberto Eco non ci avesse
telefonato chiedendoci di controllare
lediting del suo nuovo libro.
Purtroppo cerano tali e tanti
errori di grammatica che ancora non
abbiamo finito di lavorarci.
Ovviamente non sto
cercando di giustificare il nostro
ormai consueto ritardo, scrivo queste
righe soltanto per impedire che le
menti più maliziose inizino
ad immaginarsi redattori mollemente
sdraiati sotto lombrellone,
intenti a sorseggiare Martini con
soda e del tutto indifferenti al dramma
di centinaia (o migliaia) di lettori
in crisi di astinenza... Ahem...
Chiarito questo punto,
fondamentale, e visto che mi restano
ancora una trentina di righe a disposizione
(non so quanto faccia in caratteri),
rientro nei ranghi e passo ad introdurre
brevemente - adempiendo al mio dovere
di anfitrione - i racconti che troverete
allinterno della rivista.
Chi ci segue da qualche
tempo non avrà difficoltà
ad individuare con una rapida occhiata
allindice nomi ormai famigliari.
Parlo ovviamente di autori come Gordiano
Lupi, Patricia Wolf, Carlo Santulli,
Andrea Franco, Alessandro Cancian,
Gianni Caspani, Emiliano Bussolo,
Gianna Messori, Heiko Caimi o il giovane
Mario Laudonio, il cui racconto Da
lato sbagliato del Bancone costituisce
una sorta di seguito de Un blues per
Raz Chevaleza pubblicato un paio di
anni fa su PB10.
A questi scrittori la cui presenza,
oltre ad onorarci, costituisce garanzia
di qualità, si aggiungono alcune
interessanti new entries come Elio
Zagami, Alessandro Abate (di cui i
lettori che hanno comprato lantologia
di Fernando Sorrentino Per colpa del
dottor Moreau già conoscono
le brillanti ed efficaci doti di traduttore)
o Eris Rusi, per un totale di ventuno
racconti che potrei definire anomali,
per via dellimpossibilità
di inserirli in una delle categorie
classiche (horror, fantascienza o
giallo che sia). Alcuni vi sorprenderanno,
altri vi faranno sorridere o riflettere.
In tutti i casi, comunque, vi troverete
di fronte a lavori estremamente originali
che trascendono la definizione di
genere per rientrare in quella più
vasta e, forse, più nobile
di letteratura breve.
Noi, al solito, abbiamo fatto del
nostro meglio.
A voi lettori, ovviamente, il giudizio
finale...
Come sempre, buona
lettura!
Marco R. Capelli
Marco_roberto_capelli@progettobabele.it
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pg. 72 - A4 (21X27) SPILLATO
Prezzo copia stampata:
4.99 euro
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