Speciale tuttoracconti estivo.
Ventuno racconti scelti tra i migliori ricevuti in redazione dal 2012 al 2018!
Racconti
di: Luca Palumbo, Massimo Martinelli, Matteo Guerrini, Paola Ceccotti, Massimo Savona, Maria Elisabetta Giarratana, Carlo Mocci, Manuel Crispo, Claudia Girardi, Silvia Angeli, Gianpaolo Roselli, Rinaldo Coggi, Cristina Adinolfi, Virginia Less, Massimo Burioni, Adriana Montalbano, Lisa Deiuri, Fiorella Malchiodi Albedi, Laura Pilone,Cinzia Baldini, Davide Rissone, Luca Prati, Monica Dolci
21 Racconti, 92 pagine
63'485 parole, 379'340 caratteri.
Dall'editoriale:
E’ quasi con imbarazzo che mi accingo a scrivere queste poche righe dopo tanti anni di silenzio.
Dieci, per l’esattezza. Dieci anni sono infatti trascorsi dall’uscita del numero cartaceo realizzato nel 2009, in collaborazione con Historica ed il bravo Francesco Giubilei.
Non che l’attività di Progetto Babele si sia mai fermata davvero, ovviamente. PB ha proseguito il suo cammino digitale sul sito (che ha abbondantemente superato i cento milioni di esposizioni) ed attraverso i vari canali informatici attivati (da Facebook a Twitter, a YouTube), arricchendosi di contenuti multimediali, audiolibri, racconti, saggi, poesie e recensioni.
Tuttavia… tuttavia per tutti questi anni mi ha perseguitato la persistente sensazione di una fondamentale incompletezza. Pesava infatti (a me ed ai lettori, o così almeno credo), l’assenza di quella forma quasi-cartacea che di PB aveva caratterizzato gli inizi e ne costituiva il nucleo (diciamo così) progettuale ed istintivo. Perchè PB, quale che sia il media utilizzato è stata (e resta) soprattutto una rivista letteraria. Con il necessario contorno di collaboratori e corrispondenti ed un ferreo (e fallibile) controllo redazionale fatto di editing azzardati, furiosi scambi di opinioni, periodicità irrispettabili e lunghi tempi di attesa.
Tutto fatto alla vecchia maniera.
Che poi i testi siano laboriosamente vergati a mano (con penna d’oca) o passino attraverso successioni quasi infinite di byte, è poco rilevante.
Certo, in dieci anni sono successe molte cose. Alcune positive, altre molto meno. Tanto per lo scrivente quanto per i lettori vecchi e nuovi. Questo fa la vita, da e toglie, specialmente quando si supera la linea di mezzeria. Alcuni dei nostri antichi collaboratori sono diventati quasi “famosi” (qualunque cosa questo significhi), altri, purtroppo, se ne sono andati per sempre (dove non sapremo mai, come canta Guccini, ma – da scribacchini quali siamo - possiamo stringere i denti ed (...) - (continua)
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