GLI
AUDIOLIBRI DI PB
Le versioni audio dei migliori racconti
comparsi sulla rivista, lette dagli autori
o dai membri della redazione di PB. Da ascoltare
on line o scaricare gratuitamente nel proprio
lettore MP3 per portarli con sè in
auto, in metropolitana o... al lavoro. Al
momento sono presenti in archivo
129racconti scaricabili gratuitamente. >>Clicca qui per ascoltare
E’ quasi con imbarazzo che mi accingo a scrivere queste poche righe dopo tanti anni di silenzio.
Dieci, per l’esattezza. Dieci anni sono infatti trascorsi dall’uscita del numero cartaceo realizzato nel 2009, in collaborazione con Historica ed il bravo Francesco Giubilei.
Non che l’attività di Progetto Babele si sia mai fermata davvero, ovviamente. PB ha proseguito il suo cammino digitale sul sito (che ha abbondantemente superato i cento milioni di esposizioni) ed attraverso i vari canali informatici attivati (da Facebook a Twitter, a YouTube), arricchendosi di contenuti multimediali, audiolibri, racconti, saggi, poesie e recensioni.
Tuttavia… tuttavia per tutti questi anni mi ha perseguitato la persistente sensazione di una fondamentale incompletezza. Pesava infatti (a me ed ai lettori, o così almeno credo), l’assenza di quella forma quasi-cartacea che di PB aveva caratterizzato gli inizi e ne costituiva il nucleo (diciamo così) progettuale ed istintivo. Perchè PB, quale che sia il media utilizzato è stata (e resta) soprattutto una rivista letteraria. Con il necessario contorno di collaboratori e corrispondenti ed un ferreo (e fallibile) controllo redazionale fatto di editing azzardati, furiosi scambi di opinioni, periodicità irrispettabili e lunghi tempi di attesa.
Tutto fatto alla vecchia maniera.
Che poi i testi siano laboriosamente vergati a mano (con penna d’oca) o passino attraverso successioni quasi infinite di byte, è poco rilevante.
Certo, in dieci anni sono successe molte cose. Alcune positive, altre molto meno. Tanto per lo scrivente quanto per i lettori vecchi e nuovi. Questo fa la vita, da e toglie, specialmente quando si supera la linea di mezzeria. Alcuni dei nostri antichi collaboratori sono diventati quasi “famosi” (qualunque cosa questo significhi), altri, purtroppo, se ne sono andati per sempre (dove non sapremo mai, come canta Guccini, ma – da scribacchini quali siamo - possiamo stringere i denti ed immaginarli in qualche infinita libreria cosmica, intenti a ridere di noi; però con simpatia).
Eppure PB è ancora qui.
Per questo, nonostante la presbiopia incombente, gli acciacchi dell’età, il cambio climatico e l’inevitabile decadimento dei processi intellettivi (o forse è il tempo che, per qualche misteriosa legge fisica, scorre sempre più velocemente mano a mano che ci si allontana dal punto di partenza?) ho deciso di sobbarcarmi ancora una volta l’onere e l’onore di editare ed impaginare questa piccola rivista cui, bene o male, cammino a fianco da quasi un ventennio.
Per questo, troverete nello Speciale Tuttoracconti Estivo che avete (virtualmente) tra le mani ben ventuno racconti, scelti tra i migliori ricevuti in redazione dal 2012 (anno assai significativo per noi emiliani terremotati, quindi simbolicamente perfetto per un nuovo inizio) ad oggi. Sono racconti assai diversi l’uno dall’altro, per forma genere e contenuto, ma accomunati dal fatto di essere tutti ottimi racconti. E non dirò altro, sia perché lo spazio è poco (ed io ho già chiacchierato a lungo), sia per non rovinarvi il gusto della scoperta ed il piacere dell’esplorazione che, ovviamente, vi caratterizzano, da appassionati lettori quali siete. (Non ho però potuto far a meno di notare la vena malinconica che attraversa tutta l’antologia. Non è voluta, ma non per questo è casuale. Sarà forse un segno dei tempi? Non sono, forse, gli scrittori, la più sincera espressione dell’epoca in cui vivono?)
Aggiungo solo un paio di necessarie note tecniche, prima di lasciarvi alla lettura…
Avrete sicuramente notato l’impaginazione “semplificata” rispetto a quella dei numeri storici della rivista. Non si tratta solo di pigrizia da parte mia (beh, anche, forse…) ma soprattutto della necessità di adattarsi ai nuovi e preponderanti metodi di lettura. Se pure, in versione cartacea, questo tipo di impaginazione può risultare meno efficace, essa è, al contrario, assai più adatta alla lettura a video o tramite dispositivi portatili per la lettura di ebook. Per il momento ho mantenuto la “doppia colonna” per nostalgica tenacia, ma è assai probabile che anch’essa debba cedere il passo a forme più snelle di impaginazione nel prossimo futuro.
Ancora, la rivista che state per leggere fa parte di un progetto sperimentale. A PBSE2019, faranno seguito PB20 (Speciale Vampiri e letteratura – Ottobre-Novembre 2019) - numero già, di fatto, chiuso nel 2010 anche se mai pubblicato - ed un secondo tuttoracconti invernale che uscirà prima di Natale e conterrà gli ultimi venti racconti approvati, archiviati e lasciati troppo a lungo in giacenza nel database di PB.
A quel punto, i conti con il passato saranno praticamente chiusi. Se l’esperimento sarà ben accolto da parte di lettori ed autori, allora avrà un seguito nel 2020, in caso contrario limiterò definitivamente l’attività di PB al solo sito (che già non è poco), ma questa volta con la coscienza pulita di chi se ne va senza lasciare nulla di incompiuto.
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