Un
tema ricorrente, nella poetica di Eguren,
è quello della fanciulla. I tratti
di un evento traumatico si percepiscono
nel morso di un rettile che porterà
via, ineluttabile, la vita di una bimba
in Antigua. La muerta
de marfil non è altro, probabilmente,
che lindelebile ricordo di quel feretro.
Resterà una felicità disillusa,
recisa, minata da funesti presagi e che
segnerà per sempre la personalità
dellartista; la nostalgia di un passato
nel fascino esercitato da quello stesso
ignoto rilevato, talora espletato in un
erotismo velato e crepuscolare, prossimo
al decadentismo. Il suo, in ogni caso, sarà
un mondo preservato, fantastico
e fanciullesco, pregno dignote presenze
e celato dietro incantati segreti, popolato
di personaggi medioevali ed entità
mitologiche, di fantasmi e di fate, a rimarcare
lintegrità di unimmaginazione
che in lui non verrà mai meno: quella
dellinfanzia. Eguren aveva una vorace,
naturale predisposizione ad assorbire quanto
lo circondava: paesaggio, musica, illustrazioni
e libri. Era quanto mai un vigile osservatore,
poneva attenzione tanto ad ogni luccichio
del paesaggio notturno quanto alla vita
quotidiana. La sua è unelegante
ed altrettanto profonda introspezione nei
labirinti dellessere, dalla grande
forza evocativa, ingenua ma anche oscura
ed irta di simboli, che si dilata tra paesaggi
gotici ed aspre, lugubri rovine. Sono versi
che si snodano attraverso il mondo delle
percezioni del sogno toccando linconscio
e, per lepoca, trovano riferimenti
con la corrente modernista come pure nella
modernità dellidea psicoanalitica.
Si manifestano attraverso visioni offuscate,
dellincubo o dellallucinazione,
in uno spazio inspiegabile ed immaginario
dove si proiettano, alternandosi, le sue
figure interiori. Lautore è
sensibile allincantesimo, allispirazione
sollevata da amori lontani, perduti e dai
significati sfuggenti ma che rasentano anche
i limiti dellinespresso, come negli
spazi tratteggiati in modo indecifrabile,
quasi inesorabile, attraverso i versi de
El caballo e de Los muertos,
dove il verso si fa più scarno ed
incisivo, prossimo al Novecento e le sue
tematiche. La sua figura è, per un
certo verso, proiettata verso le avanguardie
e lo è con soluzioni originali, conservandosi
autentico nel suo sentire in relazione ad
un gusto molto raffinato, dove permane,
più radicata, la struttura di un
recente passato culturale, soprattutto europeo.
Questo, oggigiorno, fa di lui un caso a
sé, al di fuori di certi schemi letterari,
collocabile tra le più valide voci
del simbolismo ispanico ed anche quale esempio
despressione lirica che, per i tempi,
seppe adeguatamente aprirsi verso quanto
di nuovo accadeva nel suo paese. Del resto
Mariátegui, che incontrerà
lartista valorizzandolo nel 29,
dette molto spazio alle avanguardie letterarie
del periodo sulla rivista Amauta, aprendo
al surrealismo con la pubblicazione di testi
di Breton e del connazionale Xavier Abril.
Eguren interverrà nel 30, poco
più tardi, tra quelle stesse pagine
con un saggio in cui menziona Nadja, profilo
di un personaggio di Breton, sopra il quale
tornerà ad esprimersi attraverso
La Revista Semanal nel 31. Al di là
di simboli, realtà e scrittura dellinconscio,
lautore percepisce la poesia alla
stessa stregua del trasporto che gli suscita
la musica; vive dentro la trama sonora,
del verso come della nota, lambendo, in
una continua ricerca, una rivelazione delloltre,
di universi sconosciuti e paralleli, impercettibili
a livello razionale e prossimi ad una verità
che resterà impenetrabile.Una
poesia segreta, perché simpegna
nel rilevare una forma occulta, un mondo
che, quando più si manifesta e rileva
nel verbo, si cela richiudendosi nel suo
segreto (Una póesia secreta,
porque se empeña en relevar un modo
oculto, un mundo que cuando más se
manifesta y se releva en el verbo, más
se oculta y cierra su secreto) commenta
Americo Ferrari al riguardo di Eguren, poeta
che potremmo altrimenti definire come un
artista dello spirito, inteso
come intento a contemplarlo e rilevarlo
nel suo aspetto più criptico piuttosto
che a trascenderlo.
Una produzione esigua ma consistente
La esigua ma consistente produzione di
Eguren è concentrata in due raccolte:
Simbólicas (La Revista, Lima, 1911)
e La canción de las figuras (La Penitenziaria,
Lima, 1916). La prima, in unedizione
riveduta del 13, contiene una dedica
a Marinetti, padre del futurismo. Attraverso
la figura di Mariátegui e la rivista
Amauta pubblicherà poi, nel 29,
Poesias, unantologica delle precedenti
contenente due ulteriori raccolte inedite:
Sombra e Rondineals. Estuardo Nuñez,
dopo la sua morte, pubblicò Motivos,
nel 59, dove si raccolgono saggi e
prose, per lo più articoli su arte
e natura apparsi in giornali e riviste.
Sono scritti ricchi di lirismo e spiccato
senso di osservazione, che si recepiscono,
come nel caso di Cervantes,
originariamente uscito su La Prensa
del 31, alla stessa stregua di vere
e proprie prose poetiche. Ancora Nuñez
curerà, successivamente, Poesias
completas nel 61 e poi Poesias completas
y prosas selectas nel 70. Tra le altre
stampe susseguitesi, si segnala Antologia
poetica, a cura di Americo Ferrari del 72
e Obras completas del 74. Di più
recente, e probabilmente più reperibile,
esiste unedizione spagnola del 92,
antologia poetica da Simbólicas a
Rondineals della Visor-Libros ed una ristampa
argentina di Motivos, del 98, per
la Leviatán. In Italia, oltre ad
alcune pubblicazioni su riviste, si segnala
la presenza dellautore nellantologica
Poeti Ispanoamericani del 900 della
Bompiani (87) e la produzione di Simboliche,
del 91, a cura di Roberto Paoli, per
conto della Marietti edizioni, contenente
estrapolazioni dalle quattro raccolte (Simbólicas,
La canción de las figuras, Sombra
e Rondineals).
Vita sedentaria scorsa tra erranti sogni
Daspetto magro ed introverso, trascorse
unesistenza priva di viaggi e rilevanti
spostamenti, incluso allinterno del
paese. La sua poesia, tuttavia, lo condurrà
sempre in uninterminabile ed assidua
ricerca dellaltrove, ricca della visione
onirica e di meticolosa attenzione. Nacque
a Lima, l8 luglio del 1872, dove visse
tutta linfanzia e buona parte delladolescenza
nella tenuta famigliare di Chuquitanta.
Cresciuto nel mezzo di crisi economiche,
che gli impediranno di terminare gli studi
superiori, completerà la sua formazione
primaria presso i gesuiti. Successivamente,
come autodidatta, ebbe a disposizione buone
letture ed abbondante musica. Restano, tra
i suoi scritti, sedimenti sia del romanticismo
tedesco che dei simbolisti francesi. Da
quanto tramandato, sembra che ci siano anche
autori italiani tra i suoi libri e relativi
gusti, come nel caso di DAnnunzio.
A partire dal 1900, si trasferì a
Barranco, località in prossimità
del mare e sempre a pochi chilometri da
Lima, dove iniziò a coltivare la
sua attività artistica che si estendeva
alla fotografia e la pittura con acquarelli,
dimorandovi per quasi tutta la vita. Il
poeta, cultore tanto della bellezza quanto
della natura, qui era solito fare brevi
escursioni con Nuñez, studioso e
letterato, per riprendere con lui miniature
attraverso una speciale camera fotografica
di sua invenzione. Lavorò anche come
professore iniziando a collaborare con diverse
riviste; dapprima su Contemporáneos,
poi, nel 24, con El Boletín
sino al 29 con lAmauta ed un
primo, più profondo interessamento
alla sua figura tributatogli da Mariátegui.
Nel 30 è riconosciuto membro
della Real Academia Española
de Lengua. Sempre a causa di precarie
situazioni economiche, sarà poi costretto,
suo malgrado, ad andare a Lima, dove occuperà
un incarico nella biblioteca pubblica. Qui
morirà, poco più tardi, il
16 aprile del 1942.
(c) Enrico Pietrangeli
BIBLIOGRAFIA di José
Maria Eguren [1872 1942]
Poesia:
Simbólicas - La Revista, Lima (1911)
La canción de las figuras - La Penitenciaría,
Lima (1916)
Poesías (Simbólicas, La canción
de las figuras, Sombra, Rondinelas) - Editorial
Minerva - Bibilioteca Amauta, Lima (1929)
Poesías completas - Colegio Nacional
José Mª Eguren, Barranco / Lima
(1952)
Note: a cura di Manuel Beltroy; edizione
illustrata
Poesías completas - Universidad Nacional
Mayor de San Marcos, Lima (1961)
Note: a cura di Estuardo Núñez
Antología poética - Editorial
Universitaria, Lima (1966)
Note: a cura di Julio Ortega
Poesías completas y Prosas selectas
(1970)
Note: a cura di Estuardo Núñez
Antología poética - Universidad
de Carabobo, Valencia / Venezuela (1972)
Note: a cura di Américo Ferrari
Obra poética completa - Editorial
Milla Batres, Lima (1974)
Note: a cura di Luis Alberto Sánchez
Obras completas - Mosca Azul editores, Lima
(1974)
Note: a cura di Ricardo Silva-Santisteban
Antología de simbólicas a
rondinelas - Visor-Libros, Madrid / Spagna
(1992)
Note: ISBN 8475222773
Prose, articoli, saggistica:
Motivos estéticos - Universidad
Nacional Mayor de San Marcos, Lima (1959)
Note: a cura di Estuardo Núñez
Poesías completas y Prosas selectas
(1970)
Note: a cura di Estuardo Núñez
Obras completas - Mosca Azul editores, Lima
(1974)
Note: a cura di Ricardo Silva-Santisteban
Motivos (poesia mayor) Leviatán,
Argentina (1998)
Note: ISBN 9509546976
Traduzioni italiane:
Due poeti peruviani: Xavier Abril e José
María Eguren
Da Le lingue straniere n°
5/6, pp. 13 - 27, (1965)
Note: a cura di G. DAngelo; 5 poesie
Omaggio al poeta simbolista peruviano José
María Eguren
Da LAlbero n° 57,
pp. 125 144, (1977)
Note: a cura di F. Tentori Montalto e R.
Paoli; 22 poesie
Poeti ispanoamericani del 900
Bompiani, Milano (1987)
Nel vol. II°, pp. 560 569
Note: a cura di F. Tentori Montalto; 6 poesie
Simboliche Marietti, Reggio Emilia
(1991)
Note: ISBN 8821173917; a cura di Roberto
Paoli; 28 poesie
Redatta a cura di Enrico
Pietrangeli - 2004