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Il
racconto deduttivo di Poe ed il labirinto svelato
di Borges
a cura di Livia Bidoli
Il
romanzo poliziesco o detective story viene
spiegato nella sua definizione in un saggio
di Todorov che vede come capitolo a parte
la "Tipologia del romanzo poliziesco"
. Nel saggio Todorov si serve della descrizione
che ne dà Michel Butor, nel suo romanzo
L'impiego del tempo: "il personaggio
principale di quest'opera, Gorge Burton, autore
di numerosi romanzi polizieschi, spiega al
narratore che "ogni romanzo poliziesco
è costruito su due delitti di cui il
primo, commesso dall'assassino, non è
che l'occasione per il secondo, nel quale
il criminale è vittima del carnefice
puro e impunibile: il detective. [
]
La narrazione [
] è una sovrapposizione
di due serie temporali: i giorni dell'inchiesta,
che cominciano dal crimine, e i giorni del
dramma, che portano ad esso"" .
Il romanzo a cui si riferisce Todorov come
rappresentante del romanzo poliziesco classico
viene detto 'romanzo a enigma'. La struttura
è relativamente semplice e la si riconosce
nelle prime prove di detective story riconosciute
i tre racconti "raziocinanti" di
Edgar Allan Poe: The murders in the Rue Morgue
(1841), The Mystery of Marie Rogêt (1842),
The Purloined Letter (1845) . Questi tre racconti:
I delitti della Rue Morgue, Il mistero di
Marie Roget e La lettera rubata sono stati
definiti "del raziocinio" perché
i misteri che vi sono esposti arrivano ad
una soluzione grazie ad un detective che impiega
l'analisi unita alla deduzione per risolvere
i casi apparentemente inspiegabili che gli
si presentano. Come recita Marcus Cunliffe,
uno dei grandi storici della letteratura anglo-americana,
a proposito di questi racconti: "la loro
costruzione è ammirevole, e Auguste
Dupin è fra i primissimi della infinita
serie dei criminologi onniscienti della letteratura"
e Lovecraft rincara: "le storie fondate
sulla logica e la razionalità, anticipatrici
del moderno racconto poliziesco" . p.85
Auguste Dupin è il detective scelto
da Poe per le sue indagini: le sue peculiarità
sono ben descritte dal narratore all'inizio
di I delitti della Rue Morgue mentre si prodiga
in un excursus sulle facoltà mentali:
"l'abilità dell'analista [
],
le sue numerose osservazioni e deduzioni.
[
] La facoltà costruttiva, o
di combinare, per mezzo della quale l'ingegnosità
si manifesta" . Poco dopo il narratore
ci presenta il soggetto a cui queste doti
si riferiscono: Auguste Dupin, un giovane
gentiluomo di un illustre famiglia caduta
in rovina e il cui unico lusso è di
comprare libri. Dupin si configura in seguito
come il detective che risolverà l'oscuro
caso di un duplice omicidio: due donne vengono
trovate massacrate e mutilate in casa loro
e con la porta chiusa dall'interno. Il racconto
presenta quindi la storia del crimine su cui
si inserirà la storia dell'inchiesta:
esattamente come nello schema che presenta
Todorov nel suo saggio sopra citato. A questo
punto si prosegue all'acquisizione dei dati,
premessa l'immunità del detective durante
le indagini: la ricostruzione del delitto
avviene tassello dopo tassello, come in una
struttura a mosaico. Si nota subito che la
prima storia, quella del crimine già
avvenuto è il motivo per cui l'inchiesta
si svolge: la storia già accaduta,
nel passato, del delitto, promuove l'investigazione
nel presente, il tempo della narrazione.
Il romanzo ad enigma è riconoscibile
grazie a queste qualità specifiche
che lo distinguono da quelli che lo seguiranno:
il noir, o romanzo nero, e il romanzo a suspense,
che riunisce qualità dell'uno e dell'altro.
Il romanzo poliziesco è suddiviso da
Todorov in altre due varianti: il romanzo
noir ed il romanzo a suspense. Il romanzo
noir, apparso negli Stati Uniti intorno alla
Seconda guerra mondiale, fonde le due storie
del crimine e dell'investigazione, il tempo
della narrazione è il presente ed il
detective è parte vulnerabile nella
vicenda che dispiega i crimini sviluppando
la storia. In certi casi, in Chandler e Hammett,
si conserva il mistero sul crimine (come nel
romanzo a enigma) che però resta subordinato
alla preminenza della seconda storia e alla
sua tematica, che riguarda in primo luogo
l'ambiente ed i personaggi. La violenza, l'amoralità,
il delitto efferato sono delle costanti e,
sebbene vi permangano elementi del romanzo
d'avventura, ossia il pericolo, gli inseguimenti
ed i combattimenti, la particolare indulgenza
del romanzo nero nelle descrizioni particolareggiate
e fredde degli scenari, lo fa distinguere
agevolmente da quest'ultimo. Il romanzo d'avventura,
peraltro, è stato sostituito dal romanzo
di spionaggio negli ultimi tempi, soprattutto
nel Novecento.
Il romanzo a suspense, è costruito
sulle due storie, del passato e del presente
serbando il mistero sul delitto, come il romanzo
a enigma, ma facendo rivestire il ruolo principale
alla seconda storia, come nel noir. Todorov
riassume così questo punto: "l'attenzione
del lettore si rivolge non soltanto a ciò
che è accaduto, ma a quello che in
seguito accadrà: egli è portato
ad interrogarsi sia sull'avvenire che sul
passato" .
Il racconto di Borges La morte la bussola
(1943) esemplifica il procedimento per cui
si snoda il romanzo nero: il detective Erik
Lönrot indaga su una serie di delitti
commessi da un gangster, Red Scarlach, e seguendo
la pista si comporta come Dupin, ovverosia
raccoglie e studia i particolari, leggiamo:
"Lönrot si credeva un puro ragionatore,
un Auguste Dupin, ma v'era in lui qualcosa
dell'avventuriero, e persino del giocatore
di carte" . Questo racconto però,
è intessuto su un tranello che si scopre
alla fine ai danni dell'investigatore Lönrot,
ecco la ragione per cui non si può
inserirlo nel romanzo a enigma; inoltre tutte
le indagini avvengono nel presente, la ricerca
dei dati, lo studio inutile dei libri trovati
sulle scene del delitto che forgiano la trappola
per il detective: tutto indissolubilmente
legato al noir. Altre qualità sono
l'efferatezza con cui vengono descritti i
dettagli degli assassinii, il motivo della
vendetta di Scharlach (Lönrot aveva fatto
arrestare il fratello di Scharlach e lui stesso
aveva rischiato la vita in quell'occasione),
il detective in pericolo. Il racconto di Borges
è il rovesciamento speculare del racconto
a enigma di Poe: qui Dupin-Lönrot viene
battuto sul suo stesso campo: l'analisi. Il
motivo centrale per cui Lönrot viene
ucciso da Scarlach è rappresentato
dal suo travisamento delle prove, dalla sua
erronea analisi dei fatti: l'assassino ha
costruito una trappola che il detective non
ha saputo indovinare.
A circa un secolo di distanza ci viene mostrata
l'evoluzione della figura del detective, dal
ragionatore immune ai delitti Dupin al vulnerabile
Lönrot: le ultime frasi del detective
prima di morire riguardano la costruzione
di un labirinto perfetto in cui non è
riuscito Scarlach, e la promessa di Scarlach
di edificarlo. In questa richiesta si compone
il dramma del detective, imprigionato nel
suo ruolo anche nel momento supremo dal suo
doppio: Red Scharlach corrisponde a "rosso
scarlatto", Lönrot è un "rosso
riscatto", una ricompensa di sangue,
che coincide con la sua morte.
Inoltre il labirinto di prove costruito da
Scharlach per catturare Lönrot è
imperfetto soltanto nella mente di lui, in
quanto è riuscito a trarlo 'perfettamente'
in inganno nonostante non sia stato innalzato
nella forma di quella linea unica, incessante
linea retta d'un labirinto greco di cui lui
conosce l'esistenza.
In questo confronto fra due maestri del "mistero"
rinveniamo ancora un dato unico: la ricerca
di una soluzione, di una chiave, di un filo
d'Arianna che ci possa istruire sulla strada
da percorrere verso la soluzione, verso l'uscita
dai fitti e immemori enigmi di casi strani
ma verosimili. Il racconto deduttivo è
ad un filo dal fantastico-strano che ci racconta
Todorov nel saggio sulla letteratura fantastica
e la scelta fra una soluzione verosimile ed
una soprannaturale è ciò che
li divide in fondo. Se crediamo ai vaneggiamenti
di Roderick Usher oppure alla crepa che minaccia
la casa di crollo dall'inizio del racconto:
ale sue percezioni stravolte oppure ad un
chiarimento logico, quando c'è.
© Livia Bidoli
lbidol@tin.it
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